L’arte di fare i dolci è una delle passioni e dei talenti che la ventisettenne Success ha portato con sé dalla Nigeria, assieme a determinazione e sicurezza nell’intraprendere una vita autonoma. Fare Sistema Oltre l’Accoglienza la sta accompagnando ora verso un altro obiettivo: che la sua passione diventi un lavoro stabile. Comincerà a breve con un corso di pasticceria siciliana organizzato grazie ai fondi dell’8X1000 dell’Unione Buddhista Italiana
Success viene dalla Nigeria, ha ventisette anni. È arrivata in Italia nel 2016 ed è da allora che vive in Sicilia. Ha due talenti, che coltiva fin da prima del viaggio in cui ha lasciato l’Africa: sa fare la parrucchiera e la pasticcera. Dei suoi dolci, Valeria, la referente per la Sicilia di Far Sistema, conferma: “Sono buonissimi e anche bellissimi a vedersi”. Le torte, soprattutto, che Success confeziona a richiesta per i compleanni. Anche se questa sua attività nell’ultimo anno è stata ridotta a causa della pandemia, tuttavia la ragazza è sempre riuscita a mantenersi da sola: “Ha affrontato l’emergenza sanitaria con molta grinta” racconta Valeria. Infatti, abita in un appartamento di cui paga l’affitto, è autonoma e indipendente.
Ora trovare un lavoro più stabile è il passo più importante da compiere per Success, ed in questo è accompagnata da Fare Sistema Oltre l’Accoglienza, che le ha proposto un corso di pasticceria siciliana organizzato grazie ai fondi dell’8X1000 dell’Unione Buddhista Italiana cui lei ha aderito con entusiasmo. Il corso, che partirà nelle prossime settimane, si svolgerà a Ragusa Ibla dentro un’antica struttura; pasticceri siciliani insegneranno le basi dell’arte del far dolci legata alla tradizione dell’isola. “In più – aggiunge Valeria – per lei ci sarebbe in programma una piccola opportunità di lavoro a chiamata per un’importante ditta di catering a Catania”. Finito il corso la chiameranno come aiuto pasticcera: i mesi estivi sono quelli in cui questo settore lavora maggiormente, restrizioni permettendo, così Success potrà ancora una volta mettere in campo la sua bravura.
Se le chiedi cosa sogna per il futuro, risponde con semplicità e con voce ferma: “Il mio futuro è qui”. Non vuole tornare in Nigeria, se non per andare a trovare i familiari che ha lasciato nella sua terra. Non racconta molto di sé e della sua vita, però una cosa si capisce anche dalle poche parole: la sua determinazione.