La società cooperativa R-Accogliere è nella rete di Fare Sistema da quando, nel luglio scorso, ha accolto Muiz tra i suoi lavoratori, proponendogli un contratto a tempo determinato. È un ragazzo timido ma sempre disponibile e ben disposto verso gli altri: così lo descrivono sia i colleghi che Laura Lombardo, che si occupa dell’amministrazione della cooperativa
Di Muiz abbiamo già raccontato: è il ragazzo nigeriano che sogna di scrivere un libro, cui piace studiare, soprattutto la storia, ma che ora ha soprattutto la necessità di lavorare per essere autonomo nel suo percorso di vita qui in Italia. Grazie alla Rete di Fare Sistema Oltre l’Accoglienza – e attraverso la fondazione Migrantes di Cosenza Bisignano – Muiz lavora con un contratto a tempo determinato presso la cooperativa R-Accogliere in Calabria. Ha iniziato nel luglio 2021. “È un ragazzo molto timido, ma sempre positivo e allegro. Serio sul lavoro”: così lo descrive Laura Lombardo, dell’ufficio amministrativo della cooperativa. “Se ne avremo la possibilità, il suo contratto sarà prorogato”. Come lo avete conosciuto? “Noi siamo una cooperativa sociale che si occupa di inserimento lavorativo di persone che si trovano in situazioni di fragilità. Migrantes ci aveva segnalato questo ragazzo che aveva delle difficoltà per il rinnovo del permesso di soggiorno, così abbiamo dato la nostra disponibilità a FSOA per assumerlo”.
La società cooperativa R-Accogliere ha origine da un’associazione di volontariato, la San Pancrazio di Cosenza, che nei primi anni del Duemila operava soprattutto con i bambini, occupandosi di dispersione scolastica. In quel contesto veniva comunque a contatto con altri tipi di difficoltà “non solo i più piccoli, ma anche adulti con problemi legati alla giustizia o con problematiche di dipendenze. Così è stato quasi naturale iniziare ad accoglierli nell’associazione stessa”, spiega Laura Lombardo “ed è nata l’idea di una cooperativa di inserimento lavorativo”. In cosa consiste la vostra attività? “All’inizio la cooperativa si occupava di piccole raccolte – indumenti e carta. Soprattutto nel contesto cittadino. Questo è rimasto il filone principale, ma nel corso degli anni l’attività è cresciuta nel numero di persone incontrate e poi accolte. Ed è andata sempre più specializzandosi nella raccolta di varie tipologie di rifiuti speciali, come oli e toner esausti”.
Come, in questa realtà lavorativa, si è inserito Muiz, lo racconta un suo collega, Maurizio Lato. A volte i due sono in turno assieme, più spesso si ritrovano nella pausa pranzo: “È un piacere lavorare con lui, è sempre disponibile, sereno, cerca di rendersi utile. Insomma, secondo me incarna bene lo spirito di “R-Accogliere”. Della sua passione per lo studio vi ha mai parlato? “Lo ha confessato a un altro collega. Certo, questo tipo di lavoro penso che non possa piacere a nessuno, però gli piace senz’altro l’ambiente, stare con noi, rispondere tutti i giorni a pranzo al nostro buon appetito con il suo altrettanto” .