La onlus Borderline Sicilia ha diffuso un Rapporto che fornisce la fotografia della situazione dei Minori Stranieri Non Accompagnati sull’isola, basandosi su dati raccolti nel 2019. Nonostante gli arrivi dei migranti sul territorio nazionale siano in calo dal 2017, molte sono ancora le criticità da affrontare e da risolvere
Chi sono, quanti sono, da dove vengono e cosa fanno i minori stranieri non accompagnati arrivati o stazionati in Sicilia nel 2019. Il Rapporto di Borderline Sicilia – la onlus che racconta e monitora la situazione migranti sull’isola – ne fotografa la condizione e fornisce dati preziosi per una regione che registra la maggiore presenza di MSNA in Italia e il numero maggiore di strutture ad essi dedicate.
Borderline Sicilia ha incrociato informazioni provenienti da fonti ufficiali (Ministero dell’Interno, Tribunali per i Minorenni e Servizi Sociali) con storie di vita e testimonianze dirette, come la storia di un ragazzo gambiano, trasferito in diversi centri di accoglienza, infine relegato ai margini dei ghetti in campagna. Sul fronte amministrativo e legislativo il Rapporto esamina i cambiamenti avvenuti a seguito del Decreto Sicurezza che ha abolito il permesso di soggiorno per motivi umanitari; e verifica l’applicazione delle misure di tutela introdotte dalla legge Zampa. Esamina inoltre i contesti di accoglienza dei minori e la condizione dei neomaggiorenni, e la loro effettiva inclusione socio-lavorativa.
In questi ambiti, Borderline Sicilia ha riscontrato alcune criticità: le norme introdotte dalla legge Zampa sono in parte disattese; il percorso amministrativo dei MSNA è costellato da prassi illegittime che lo rendono difficoltoso; nelle strutture di accoglienza mancano figure professionali qualificate; molte sedi di centri di accoglienza si trovano fuori dalle aree urbane, cosa che non aiuta l’accesso ai servizi di istruzione e di inserimento lavorativo. Non da ultimo il clima di intolleranza e razzismo che le politiche dei governi hanno contribuito a diffondere.
In sintesi il Rapporto di Borderline Sicilia dimostra come l’attuale sistema di accoglienza trascuri diritti, bisogni e prospettive dei Minori Stranieri Non Accompagnati, il che si traduce spesso nell’abbandono dei percorsi di protezione. A tal fine, Borderline Sicilia rivolge alcune raccomandazioni alle autorità competenti, tra le quali l’aggiornamento delle procedure in atto presso le Pubbliche Amministrazioni; la centralizzazione della cabina di regia del sistema di accoglienza dei MSNA; il rafforzamento dell’organico dei Servizi Sociali presso gli enti locali; e l’adozione dei misure di prevenzione per sensibilizzare i giovani contro forme di razzismo e discriminazione.