Il valore magico di una risata

Sara Goldoni è una burattinaia, svolge questo mestiere da più di vent’anni. Sa quale funzione sociale sia in grado di svolgere uno spettacolo di arti sceniche, avendo portato la sua [...]

Sara Goldoni è una burattinaia, svolge questo mestiere da più di vent’anni. Sa quale funzione sociale sia in grado di svolgere uno spettacolo di arti sceniche, avendo portato la sua arte in giro in molti Paesi dove si vivono condizioni di disagio. A lei è stato affidato uno degli incontri che Fare Sistema ha svolto tra novembre e dicembre a Reggio Emilia: il laboratorio di costruzione e animazione di burattini. Cosa l’ha colpita di più? L’impegno dei ragazzi di Fare Sistema e una strega non troppo paurosa

È successo anche a loro, ai ragazzi di Fare Sistema che hanno costruito i burattini con le proprie mani: si sono talmente appassionati nel dare vita a un burattino dal “cadere nella sua trappola”, ovvero l’oggetto che si anima. Ce lo racconta la burattinaia Sara Goldoni, che era lì a seguirli e a insegnare loro i primi rudimenti, nei laboratori di arti sceniche che FSOA ha organizzato a Reggio Emilia grazie al supporto economico dell’Unione Buddhista Italiana: “Quando costruisci un burattino accade il fenomeno del transfert, lo stesso meccanismo che prende i bambini quando hanno un orsacchiotto in mano, è una cosa istintiva: animare quell’oggetto, trasformarlo in un personaggio a poco a poco che lo si assembla, significa anche delinearne la personalità”. Così è stato anche per i giovani di Fare Sistema. Usando materiale di riciclo, carta e scotch, c’è chi ha dato vita a una specie di maga comica: “Uno dei ragazzi ha scelto di animare una strega, e mentre le realizzava la testa già scherzava fingendo di dar voce al personaggio”.

Il ciclo di laboratori che nelle ultime settimane del 2021 ha coinvolto ragazzi e volontari emiliani della Rete di Fare Sistema è stata una iniziativa singolare: giocoleria, burattini e acrobatica si sono rivelati un potente strumento di inclusione. La burattinaia Sara Goldoni e gli altri artisti che vi hanno partecipato fanno parte dell’Associazione Popoli e Burattini, nonché di Pagliacci Senza Frontiere Italia, “una costola dell’analogo gruppo spagnolo Payaso sin Fronteras. In pratica ci muoviamo all’interno di una rete che ha lo scopo di portare sorriso e buonumore in giro per il mondo. Ridere è un diritto di tutti, qualsiasi sia la situazione. Per questo quando Valentina (la referente FSOA per l’Emilia Romagna ndr) ci ha proposto di collaborare a questi laboratori abbiamo accettato. Sapevamo di poter dare ai ragazzi, attraverso la nostra arte, una serie di stimoli che vanno dall’aggregazione sociale alle competenze artistiche. Sono stati laboratori di avvicinamento alle arti sceniche, però i ragazzi possono già utilizzare qualcosa che hanno imparato da noi, per esempio se dovessero avere a che fare con i bambini”.

Cos’è che ti ha colpito di più in questi ragazzi? “La forte motivazione di alcuni di loro che hanno partecipato a tutti gli appuntamenti e hanno fatto tanta strada per raggiungere l’Oratorio di Don Bosco dove si svolgevano gli incontri. Di sera, con l’autobus e un tratto da fare a piedi, durante la settimana pur dovendo andare a lavorare il mattino seguente, non sono mai mancati. La loro perseveranza mi ha toccato”. Le arti sceniche possono dunque funzionare come mezzo di inclusione? “Certo. Il momento più potente è quello della risata perché si crea un collegamento collettivo, tutti ridono contemporaneamente in grande sintonia. Questo vale durante lo spettacolo, naturalmente. Durante i laboratori, invece, tu stimoli la creatività personale, chi partecipa si accorge di avere delle capacità che magari non conosceva, e acquista più fiducia in se stesso. In più la costruzione dei burattini è avvenuta in un allegro clima di socialità. Scopri i tuoi talenti e li condividi”.

 

L'arte di dare vita ai burattini
Al lavoro per costruire i burattini

 

Burattino costruito!
Lavoro ultimato, il burattino ha preso vita

 

Uno dei burattini ideati dai ragazzi di Fare Sistema
Uno dei burattini ideati dai ragazzi di Fare Sistema

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