Beatrice: “Il servizio civile mi ha insegnato la responsabilità”

“È stato un anno in cui ho imparato tanto, nel rapporto con gli altri, ma anche su me stessa. Volevo sperimentare sul campo il lavoro su diritti umani e progettazione, [...]

“È stato un anno in cui ho imparato tanto, nel rapporto con gli altri, ma anche su me stessa. Volevo sperimentare sul campo il lavoro su diritti umani e progettazione, per questo avevo scelto il progetto sulla cittadinanza globale. È un’esperienza che consiglio ai giovani”

A conti fatti l’esperienza del servizio civile universale è stata positiva, anzi, “pur avendolo svolto nell’anno del covid, una cosa soprattutto l’ho imparata: il senso di responsabilità”. Beatrice è una giovane donna di 28 anni che vive a Palestrina, vicino Roma, che aveva presentato la domanda per il servizio civile ed era stata selezionata da AFN, per lavorare negli uffici di Grottaferrata, a partire dal 15 gennaio 2020.

Perché questa scelta? “Da quando sono diventata maggiorenne ho sempre lavorato. A un certo punto ho deciso sia di ricominciare a studiare, sia di fare quelle esperienze che non avevo fatto prima. Tra queste il servizio civile”. Si è iscritta al corso di laurea in cooperazione internazionale e sviluppo, ma voleva aggiungere ancora qualcosa al suo percorso di vita: “Volevo mettermi alla prova in un settore compatibile con l’area di studi scelta, volevo sperimentare sul campo il lavoro su diritti umani e progettazione, così quando mi apprestavo a fare la domanda per il servizio civile ho cercato dei progetti che potessero essere coerenti. E quello sulla cittadinanza globale, inserito all’interno di Fare Sistema Oltre l’Accoglienza e proposto da AFN, era perfetto. Ha attirato subito la mia attenzione. C’era la possibilità di trascorrere tre mesi in Portogallo e di spostarsi in Italia ed entrare in contatto con famiglie e beneficiari del programma FSOA”.

Poi certo, l’arrivo della pandemia ha bloccato gli spostamenti, ed è stato necessario ripensare agli obiettivi e a come raggiungerli, tuttavia Beatrice ha lavorato da casa: “Si è trattato soprattutto di fare ricerca. Ho scritto articoli per la comunicazione di AFN, ho partecipato alla creazione di un kit: una sorta di libricino utile per chi si avvicina a Fare Sistema in cui sono riassunte informazioni legislative. È stato un lavoro interessante. Con altri volontari del servizio civile abbiamo fatto una mappatura dei servizi e dei centri di prima accoglienza a Roma e a Napoli per chi arriva in Italia”. È stato diverso da quello che ti aspettavi? “Sì, ma la pandemia non era certo prevedibile. Tuttavia una cosa l’ho imparata, il lavoro individuale, da sola, a casa, ti mette di fronte a responsabilità che non hai mai affrontato. Comunque sia, il servizio civile universale è un’opportunità unica per i giovani. Non è un anno buttato via, anzi, è un anno che ti insegna tanto, sugli altri sì, ma soprattutto su te stesso. Ti confronti con realtà diverse rispetto a quelle che vivi quotidianamente”.

Forte, anche, di questa esperienza Beatrice racconta che ora il suo sogno, nell’immediato futuro, sarebbe quello di unire due passioni, diritti umani e arte: “Mi piacerebbe lavorare a progetti di sviluppo che si basino sull’arte: sarebbe una cosa nuova, non ancora sperimentata, però l’arte è l’unico mezzo veramente puro che mette in connessione tutti senza pregiudizi, senza stereotipi”.

PERCHE’ NON SEGUIRE IL CONSIGLIO DI BEATRICE? SE HAI TRA I 18 E I 28 ANNI PUOI PRESENTARE DOMANDA PER SVOLGERE IL SERVIZIO CIVILE UNIVERSALE PRESSO “FARE SISTEMA OLTRE L’ACCOGLIENZA”  ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO LA PIATTAFORMA DOMANDA ON LINE (DOL) ALL’INDIRIZZO https://domandaonline.serviziocivile.it -DOVE E’ POSSIBILE SCEGLIERE IL PROGETTO “COSTRUIRE COMUNITA’ SOLIDALI COI MIGRANTI” – HAI TEMPO FINO ALLE ORE 14 DI LUNENDI’15 FEBRAIO 2021 –  QUI TROVI MAGGIORI INFORMAZIONI

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