Oggi è la Giornata internazionale per i diritti dei migranti, istituita dalla Nazioni Unite nel 2000, per ricordare l’approvazione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie.
Questa però non deve essere solo una giornata di celebrazione e il lavoro per l’accoglienza e l’inclusione devono essere un impegno costante, ogni giorno dell’anno, per questo cerchiamo di fare la nostra parte e presenteremo il progetto “Fare Sistema Oltre l’Accoglienza” sostenuto dal F.A.M.I. Fondo Asilo Migrazione e Integrazione del Ministero dell’Interno proprio il giorno dopo, il 19 dicembre.
La Convenzione dei Diritti dei Migranti è uno degli strumenti internazionali per la tutela e promozione dei diritti umani, ma a oggi risulta quella meno ratificata, contando solo 48 adesioni. Nella Convenzione sono presenti indicazioni che invitano gli Stati ad adeguare le legislazioni interne mostrando particolare attenzione verso la vulnerabilità dei migranti e delle loro famiglie, promuovendo la necessità di creare opportunità e condizioni di lavoro e umane dignitose per tutti .
In attesa che anche l’Italia ratifichi la Convenzione, è importante continuare a costruire una conoscenza e coscienza sulla situazione dei migranti in arrivo nelle nostre terre.
È importante, per rendere concreta la tutela dei diritti, creare le condizioni perché questi possano trovare un lavoro dignitoso e regolare, che assicuri loro un sostentamento e che, portandoli fuori dalla miseria, li tuteli e non li renda vittime dello sfruttamento o dell’impiego da parte della criminalità.
Per questo il Programma “Fare Sistema Oltre l’Accoglienza” sta creando un network comunitario per l’inclusione socio-lavorativa di giovani migranti in condizione di vulnerabilità.
Il nostro lavoro grazie alla Rete di famiglie, aziende, associazioni locali, istituzioni territoriali, porta avanti processi di integrazione dei giovani stranieri che, dopo la prima accoglienza, possano assicurare loro l’appoggio di una comunità e un percorso per l’inserimento nel mondo del lavoro in maniera dignitosa e regolare.
Per farlo abbiamo bisogno di un sostegno che, oltre al contributo economico, possa rappresentare un coinvolgimento in prima persona: della tua famiglia, della tua associazione, della tua azienda.
Dall’offerta del proprio tempo o della condivisione di momenti in famiglia, fino all’attivazione di tirocini o contratti di lavoro co-finanziati con il Progetto, ognuno potrà trovare modo per collaborare perché la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie sia davvero un’attività che ci coinvolge e vede protagonisti ogni giorno!