In occasione della Giornata Mondiale dei rifugiati, il progetto “Fare sistema oltre l’accoglienza” e le associazioni che ne fanno parte lanciano “Una nuova famiglia, una nuova comunità”, immagini e video che raccontano la storia dei protagonisti incontrati fino a oggi con le azioni di formazione e inserimento lavorativo e sociale.
Oltre l’accoglienza, appunto, per creare un sistema in cui uomini e donne possano ritrovare la propria dignità e dimensione, possano integrarsi e interagire con le comunità che li ospitano e possano ricostruire una rete di solidarietà e rapporti umani che hanno dovuto abbandonare nel proprio paese d’origine.
Soprattutto con i minori non accompagnati e i neo-maggiorenni (anche se a breve avremo delle novità!) che spesso sono i più spaesati e quelli più a rischio di cedere a organizzazioni malavitose che sfruttano la loro condizione di difficoltà.
“Fare sistema oltre l’accoglienza” significa coinvolgere famiglie e associazioni per dare ai ragazzi coinvolti momenti di serenità che vanno dai piccoli gesti quotidiani, fino a periodi di permanenza offrendo le proprie case. Oppure coinvolgere un’azienda, dove tra percorsi formativi e di inserimento lavorativo, i ragazzi possano conoscere ancor meglio il nostro Paese cercando la loro strada professionale.
Una nuova famiglia, una nuova comunità vuole essere una frase leggibile in due direzioni. Considerando l’accoglienza di un’associazione, di una famiglia, di una azienda verso un profugo, sia la ricchezza che un nuovo componente di una famiglia o di una comunità, appunto, porta con sé e dona agli altri.